THE MAGAZINE OF THOUGHTS, DREAMS, IMAGES THAT PASS THROUGH EVERY ART OF DOING, SEEING, DISCOVERING

29 June 2010

Proporre, confrontare, recensire, criticare, divulgare ogni cosa che ci sembri importante, ed utile alla conoscenza collettiva, nello spirito di un turismo trasparente e creativo.






Taccuini Internazionali intende riportare nelle sue pagine, alla conoscenza di tutti, costantemente aggiornandolo, quanto esprime il buon prodotto turistico dell’area dei laghi nord occidentali italiani, ogni qualvolta esso vi si riveli.
Proporre, confrontare, recensire, criticare, divulgare, quanto più possibile, nello spirito che gli è proprio di un turismo trasparente e creativo, ciò che di meglio il turismo regionale e locale, pubblico o privato, sforna ogni anno nella zona compresa tra il varesotto ed il Cusio, con al centro il Verbano, tra Est ed Ovest (ovvero, per gli stranieri, quanto avviene tra il lago di Varese e il Lago d’Orta, con al centro il lago Maggiore, e tutti i laghi minori che vi sono in quest’area di territorio), e tra la bassa novarese e vercellese, le Colline Novaresi e le Valli ossolane, tra Sud e Nord, è l’assunto di questo spazio, che vorrebbe porsi ai suoi lettori e co-recensori, come una web magazine capace di volitività e polemica, se occorre, ma anche vitalità, se possibile, intrisa di passioni e interessi, desideri e piaceri.
Oltre agli scritti vorremmo che per parlare di luoghi ed eventi potessero abbondare anche le immagini fotografiche, meglio se originali od inedite, capaci di fare anche da sè descrizioni e commenti, ammiccamenti e discorsi.

Incominciamo qui, in Casabella di Lesa, questo percorso dentro ai Taccuini, noi che immaginiamo da tempo un turismo meno eterodiretto e più consapevole, meno costruito al di sopra di noi, più sognante fin dal suo nascere, forse, e quindi più emozionale, praticabile a tutte le età e da tutti i ceti, ove a fare da sfondo non siano soltanto le testimonianze del passato o i lasciti delle generazioni precedenti, oppure ancora l’impiego di colossali risorse economiche proiettate verso un futuro non più compatibile, a determinarne i dati di flusso della sua economia.
Vorremmo che da subito potessero essere viste le mille angolazioni possibili che questa impostazione lascerebbe intravedere, se fossimo meno sensibili, come lo sono sempre molti, troppi, di noi, alle influenze mass-mediatiche, alle idee preconcette, ai sogni artefatti e fuorvianti oppure anche solo ai facili adattamenti a tutte le forme di pubblicità che in tale settore ancora e sempre ci attorniano, o infine se dessimo più importanza a ciò che ci dicono i nostri più intimi bisogni, e se ascoltassimo maggiormente ciò che di più semplice ci sappia suggerire l’istinto.
Siamo convinti che non occorrano grandi capitali, oppure lunghi periodi o strumenti potenti, per soddisfare, anche fosse una sola volta in un anno, alcuni dei nostri più autentici desideri, le esigenze di riposo se sono soltanto tali, oppure il nostro bisogno di “staccare la mente” portandola altrove, almeno per un momento, non si devono esaurire nel puro contatto, per lo più statico, a volte, con la natura, e neppure infine il nostro bisogno di accresciuta conoscenza o di svago oltre il ristretto angolo di mondo nel quale viviamo, non deve ridursi sempre e soltanto in una pura elencazione di luoghi da vedere, o di musei da visitare, o di monumenti da fotografare, o di “luoghi comuni” da verificare di persona. Crediamo fermamente che basti anche poco, per fare una bella vacanza, se ben ideata, per trovare tante vere soddisfazioni, per noi, quelle che stentano ad essere dimenticate tanto intensamente le abbiamo vissute, e davvero gustate. E non è neppure necessario andare lontano, perché, a volte, basta andare anche molto vicino al luogo dove si vive, per trovare del nuovo, cose inaspettate e diverse, quando si sappia vedere diversamente da come ci siamo abituati. Non occorrono aerei o transatlantici per muoverci e per trovare angoli di paradiso, o grandi alberghi, ristoranti da gourmet, per avere esperienze sublimi, oppure per vivere di preziosi tesori in città non più distanti da noi che qualche decina di chilometri, magari dove mai avevamo messo piede prima d’ora. Possiamo affermare, al limite, che perfino in bicicletta o a piedi, potremmo scoprire cose nuove, se solo fossimo capaci di vedere diversamente quanto ci attornia, e l’ambiente nel quale siamo fin troppo immersi, o se ci sforzassimo di uscire dalla routine di un quotidiano assillante, il quale, senza che ce ne accorgiamo, spesso ci nega le più elementari forme di libertà creativa.

Se è quindi una filosofia, la nostra, che guida le nostre scelte, ed un credo che vorremmo rafforzare anche col convincimento di altri, che, come noi, credono in ciò che fanno e che, in qualche modo, lo assimilano alle tematiche del turismo, essa risiede nel nostro modo di essere e di vivere, nei modi che abbiamo di lavorare e di fare, che possano riguardare anche altri, che riescano ad interessare altri così da creare con altri scambio e potenti richiami alla reciprocità. Così che ogni attività umana possa interagire con chi viaggia per trasmetterne conoscenza, così che quanto faccio io possa riguardare te, così che quando viaggio io stesso possa trovare accoglienza e interesse a ciò che faccio, in ciò che cerco, o che cerco di sapere. Formule facili, queste, direi quasi banali, ma che poco hanno presa e pratica oggi, più che mai in Italia, più che mai ove il turismo, un certo turismo, è divenuto presenza garantita dai grandi flussi delle promozioni mass-mediatiche. Formule che non hanno presa alcuna ove i modelli turistici si appiattiscono su formule schematiche e semplificate ad uso e consumo di chi vende turismo in “pacchetti”, più che da chi lo pratica con dedizione e sapienza. Ed è anche chi lo pratica, questo turismo, che si rende responsabile di simili abusi, perché vi si adegua senza esitazioni o remora alcuna, conformandovisi in modo piatto, quanto piatta è stata all’origine di quel viaggio, la sua preparazione, quanto offuscato è stato il suo sogno che ad essa lo aveva portato.

Crediamo che il turismo debba essere stimolato in forme ogni volta nuove, inseguendo idee che, sul loro nascere, possano anche sembrare impossibili, idee di relazione tra cose e comportamenti, tra forme e culture che riguardino il passato o quelle moderne, idee trasversali che si rivelino possibili nel divenire, dopo le opportune prove ed i primi assaggi. Un turismo stimolante nasce dalla commistione di luoghi ed eventi improbabili, da fatti che possano fare storia, per noi, in quanto unici e irripetibili, tra incontri e culture che nulla in comune hanno mai avuto ma che forse solo da oggi potrebbero interagire, tra conoscenze che non si credeva possibile potessero appartenerci, a che invece, alla luce dei fatti, hanno potuto anche vivamente interessarci.
I grandi eventi a volte fanno più di mille cose ripetute all’infinito, ma solo se sanno cogliere il segno dell’eccezionalità, comunicandola non solo ai propri beniamini adepti, ma anche oltre, a nuovi possibili utenti, al futuro popolo di entusiasti scopritori.

Vorremmo dare inizio, con queste pagine dei Taccuini, ad una raccolta di idee ed esperienze di turismo, fatta di competenze, a volte, ma anche di esperienze personali da raccontare e da approfondire, che prendano spunto da pure sensazioni vissute nei luoghi o da più oggettive “recensioni” di eventi partecipati o vissuti nel nostro ambito territoriale, cercando di vederne, oltre che i risvolti banalmente innovativi, anche le possibilità in essi insite, per migliorare, o diventare buon esempio per altri, o addirittura modelli da imitare.
Per la conoscenza dei luoghi di maggior interesse del nostro ambito territoriale e delle principali manifestazioni che caratterizzano gli eventi che vi sono stati programmati negli ultimi anni, consigliamo la lettura di “Il territorio di Casabella – Lago Maggiore - Contenuti turistici del nostro orizzonte, alle diverse scale” e dei “Links”, entrambi facenti parte del nostro web-site.
Accettiamo di pubblicare all’interno dei Taccuini qualunque contributo voi vogliate inserirvi, entro il quadro delle finalità e dei limiti territoriali sopra descritti.
La durata del suo permanere nella pubblicazione, così da poterne permettere la lettura in ogni angolo del mondo, o del suo divenirne parte integrante permanente, sarà funzione del suo interesse generale e particolare e delle sue qualità peculiari, di cui ci renderemo garanti.
Ogni articolo potrà essere commentato in calce da chiunque lo desideri fare.
Gli articoli di maggiore interesse, che acquisiscano carattere di permanenza, potranno essere da noi anche tradotti in lingua inglese.

Enrico Mercatali

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